Il marchio proposto per il Coordinamento Arcigay Liguria presenta come simbolo principale un delfino. La scelta è dovuta a diversi fattori che veniamo a spiegare.
Innanzi tutto il delfino è un animale marino che frequenta i nostri mari e per questo richiama il rapporto della nostra regione con il mare stesso.
Grazie agli studi scientifici, il delfino è riconosciuto come un animale intelligente ed ha la caratteristica, diversamente da altri, di avere una sessualità non rivolta al solo scopo riproduttivo, ma anche al piacere sessuale e alla relazione fra individui.
Inoltre, durante il suo movimento e per la forma del suo corpo, può rappresentare perfettamente la forma della Liguria, intesa come un arco.
In questo caso specifico l’arco non è disposto in modo analogo alla forma geografica della regione, che rappresenta invece in prospettiva, allo scopo di richiamare un altro simbolo locale, quello cioè delle code alzate dei grifi dello stemma del Comune di Genova. In seguito all’annessione al Piemonte della Città di Genova e di tutta la Liguria, come deciso dal Congresso di Vienna (1814-1815), le code dei grifi dello storico stemma sono state abbassate e disposte fra le loro zampe. Il 20 luglio 2000, ormai finalmente distanti da quelle scelte umilianti, la Giunta Comunale di Genova ha ripristinato l’antico stemma, riportando in alto le code dei due grifi in segno di orgoglioso risollevamento della Città.
Lo stesso orgoglio vuole essere una caratteristica precisa di Arcigay Liguria.
I colori del delfino sono i sei colori della bandiera rainbow del movimento di liberazione omosessuale.
Il tipo di carattere con cui è stato scritto il nome “ARCIGAY LIGURIA” richiama esplicitamente il tipo di carattere del marchio di Arcigay nazionale, famiglia all’interno della quale anche Arcigay Liguria vuole nascere e vivere.
I colori del nome richiamano i colori ufficiali di Regione Liguria: il verde per i monti, il blu per il mare e il rosso per il sangue dei liguri versato nei secoli. Fra il sangue dei liguri vogliamo quindi ricordare anche il sangue delle tante persone LGBTI+ che hanno dato la vita per la loro terra, per la libertà e, aggiungiamo noi, per i loro diritti o perché i loro diritti non erano riconosciuti.
Utilizzando l’espediente della pennellata che ricorda l’ala di Pegaso di Arcigay, il rosso del sangue è disposto sul colore dei monti, in memoria del sangue versato sui monti liguri durante la lotta partigiana. Fra questi sappiamo esserci stati anche partigiani gay, che per precise scelte solo così ci è concesso ricordare. Questo a significare il chiaro ed esplicito orientamento antifascista di Arcigay Liguria e per confermare una precisa volontà a lavorare alla costruzione, mantenimento e protezione della democrazia, così come garantita dalla Costituzione Italiana dolorosamente scaturita da quelle pagine di storia.